Roma, a San Giovanni nessuno ritira la differenziata

Non lo svuotano da un mese, cioè da quando lo hanno messo lì: è una cosa disgustosa, si ha difficoltà persino a respirare», dice Debora, artigiana di via Michele Amari, zona Appia, mentre – con la faccia coperta da un foulard per proteggersi dal terribile tanfo – indica un cassonetto destinato agli scarti alimentari. La nuova sezione della raccolta differenziata targata Ama, quella dedicata ai rifiuti organici — scrive Il Tempo — è partita con il piede sbagliato, a San Giovanni e non solo. Fuori l’ingresso della bottega di Debora, a pochi metri dal fetido contenitore, è tutto un volteggiare di mosconi e insetti vari, mentre un disgustoso liquame fuoriesce lento dalla base del secchio. «Noi residenti e commercianti della strada siamo disperati – racconta tappandosi il naso con le dita – non sappiamo più come fare. Abbiamo fatto decine di segnalazioni, ma l’Ama non ci ha mai risposto. Non capisco perché per tutto questo tempo nessuno si sia degnato almeno di risponderci». Facendo un giro tra le strade limitrofe, come circonvallazione Appia, via Tabarrini, Piazza Zama o via Paruta, è impossibile non essere braccati dall’orrendo tanfo che le decine di cassonetti per l’umido mai svuotati emettono. I commercianti e i residenti del quartiere, spinti dalla disperazione, cercano di arrangiarsi come possono per arginare in qualche modo il tanfo che tiene in ostaggio le loro strade da ormai un mese.

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